La città di Sperlonga (LT) / A circa 10 Km da "Le Dimore di Ponte Selce".
Secondo alcuni studiosi, infatti, non lontana dalla sue
coste sorgeva Amiclae, la misteriosa città fondata dai Laconi. Ma furono i
romani a scoprirla alla fine dell’età repubblicana, realizzando magnifiche
residenze, epicentri produttivi e di otium, attratti dalla bellezza del
luogo e della mitidezza del clima. All’Imperatore Tiberio va il merito di
aver fatto costruire una villa imponente, che inglobava anche un’ampia
grotta, nella quale furono collocate pregevoli opere marmoriche che
celebravano le gesta di Odisseo. Saranno proprio le numerose cavità
naturali, in latino speluncae, tra cui quella utilizzata dall’imperatore a
determinare il nome del futuro paese.
Dopo la caduta di Roma, i ruderi della residenza imperiale, verso il VI
secolo, servirono da rifugio a comunità e popolazioni locali. Da queste
popolazioni vengono i primi abitanti di Sperlonga, che cominciava lentamente
ad arroccarsi sulla collina di San Magno. Una necessità determinata non solo
dalle malattie delle paludi, ma dai continui attacchi dei pirati che
infestavano il Tirreno. Per proteggersi dalle incursioni che a ondate
continue predavano quei lidi, vennero costruite alcune torri di
avvistamento. Ma tutto fu inutile e il piccolo centro venne raso al suolo
nell’agosto del 1534 dalle orde di Kaireddin Barbarossa. Nel Settecento e
nell’Ottocento, Sperlonga assunse l’attuale caratteristica struttura a forma
di testugine e venne arricchita con chiese e palazzi signorili.
L’agricoltura rifiorì, ma non riuscì a far decollare l’economia.Il grande
sviluppo verrà solo dopo la costruzione della litoranea Terracina-Gaeta,
aperta nel 1957. La nuova arteria fece conoscere l’antico borgo marinaro e
la preziosa collezione di marmi di Villa Tiberio, lanciando Sperlonga come
una delle mete turistiche e culturali più apprezzate del Lazio.
Gallery Sperlonga. | ||||||||||||||||||||||||||||||
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